Le Norme Tecniche per le Costruzioni. Opportunità per le aziende del settore legno o burocrazia?

Lucia Volanti - Consulente aziendale GÉODE

Nuove costruzioni e costruzioni esistenti, porti e dighe, costruzioni antisismiche e regole per il collaudo e per l'accettazione dei materiali e dei prodotti in cantiere sono tra i temi affrontati dal D.M. 14 gennaio 2008 conosciuto come Norme Tecniche per le Costruzioni.


Le Norme Tecniche per le Costruzioni raccolgono tutte le norme che disciplinano la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni al fine di garantire, per stabiliti livelli di sicurezza, la pubblica incolumità. Tali norme rappresentano la più avanzata espressione normativa a tutela della pubblica incolumità nel settore delle costruzioni, secondo un’impostazione coerente con gli eurocodici e riguardano la puntuale valutazione della pericolosità sismica del territorio. Impostazione questa condivisa dal mondo accademico, professionale e produttivo-imprenditoriale.


La Circolare del 2 febbraio 2009 ha dato un importante contributo per spiegare e chiarire le Norme Tecniche per le Costruzioni. In considerazione del carattere innovativo di queste norme, la circolare emanata ha cercato di illustrare gli argomenti più innovativi e più complessi trattati dal D.M. 14 gennaio 2009 fornendo agli operatori indicazioni, elementi informativi ed integrazioni, per una più agevole ed univoca applicazione delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.


La completa entrata in vigore delle  Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008  è stato stabilito dal  Disegno di Legge di conversione del DL 39/2009 per l’Abruzzo al 1° luglio 2009.


L’entrata in vigore delle Norme Tecniche per le Costruzioni cambierà qualcosa oppure le prescrizioni contenute nel D.M. 14 gennaio 2008 rimarranno lettera morta o peggio ancora verranno create montagne di carta inutile dove le modalità operative delle imprese saranno sempre le stesse?


Auspichiamo che questa normativa, sicuramente a tratti cavillosa e ridondante, sia recepita dalle aziende del settore del legno prima di tutto come una Legge dello Stato a cui ottemperare per migliorare il proprio settore e ridare credibilità allo stesso e non qualcosa da cui svicolare, ma soprattutto sia interpretata nel modo corretto, cioè come una opportunità di crescita aziendale.
La sfida che attende le aziende del settore legno sarà quella di rivedere e analizzare il loro modus operandi apprendendo nuove modalità operative o migliorando quelle già esistenti, migliorando la qualità dei prodotti forniti e la competenza del personale interno.


Ma chi sono i destinatari della normativa?
Sono le aziende che producono e/o trasformano elementi strutturali in legno.
Facciamo degli esempi: le imprese di carpenteria che producono e posano tetti in legno, ma anche chi produce travi bilama, lamellari, legno massiccio, le segherie, le imprese che producono case in legno.
Possiamo dire che le Norme Tecniche per le Costruzioni hanno l’obiettivo di creare una filiera controllata del legno strutturale, un po’ come succede nel settore agroalimentare, in modo che non ci siano zone d’ombra o soggetti esclusi.
I destinatari sono le aziende che producono e/o trasformano elementi strutturali in legno, ma i beneficiari siamo tutti noi, consumatori e cittadini, che vogliamo e abbiamo il diritto di vivere in case e frequentare strutture pubbliche confortevoli ma anche sicure.
Per fare questo devono essere pensate, progettate e realizzate da professionisti e aziende che operano adottando tutte le normative che garantiscono la sicurezza degli edifici: non solo abitazioni private acquistate con grande sacrifici, ma anche asili, scuole, e altri edifici dove lavoriamo o passiamo il nostro tempo.

Nota
Per una sintesi con le disposizioni da adottare per il settore legno, abbiamo realizzato un documento riepilogativo. Per visualizzarlo clicca QUI.


Per visualizzare il testo delle norme tecniche costruzioni, dm 14 gennaio 2008 clicca QUI.
Per visualizzare il testo della circolare esplicativa delle norme tecniche costruzioni, 2 febbraio 2009, n. 617 clicca QUI

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