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Privacy: dal 31 marzo 2006 i nostri dati personali sono sicuri?

Lucia Volanti  - Consulente aziendale GÉODE

Di privacy negli ultimi anni si è parlato molto, all’interno delle aziende, nei seminari, su internet e in TV, ma non c’è stato tempo e forse la voglia per spiegare a tutti noi cosa sia e comporti la sicurezza dei dati, quali siano i nostri diritti e doveri sia come cittadini sia quando gestiamo dati di qualcun’altro, ad esempio quando lavoriamo per la nostra azienda.
Noi di  GÉODE crediamo che non sia sufficiente la “sola” legge, che impone in alcuni casi prescrizioni tanto rigide, per garantire ad ognuno di noi che i nostri dati personali (identificativi, sensibili e giudiziari) vengano tutelati e protetti.

Ma chiediamoci veramente se all’interno delle nostre aziende i dati che circolano sono sicuri, ma ancor meglio se le aziende stesse (e le persone che le formano) conoscono il valore delle informazioni e il numero di dati presenti all’interno.
Sarebbe importante che la Direzione o i vertici delle aziende prendessero decisioni in merito alla gestione dei dati e delle informazioni presenti, decidessero a chi rendere visibili tali dati, chi può modificarli ed addirittura cancellarli definitivamente.
In poche parole che sia definita una politica della gestione dei dati e, quindi, anche della loro sicurezza. Molte volte la gestione dei dati e la loro sicurezza è frutto di consuetudini personali e non di istruzioni operative diffuse, conosciute ed applicate dal personale.

Il momento in cui viene compresa l’importanza di proteggere e gestire il valore delle informazioni e dei dati è, di solito, successivo ad un errore di gestione che ha comportato perdita di informazioni, di tempo e quindi di denaro.

Molte tra le aziende nostre clienti hanno compreso la necessità di avere una gestione “ragionata” dei dati senza stravolgere le consuetudini ed i metodi di lavoro, ma facendo attenzione a come i dati si muovevano all’interno dell’azienda, chi li utilizzava e chi li gestiva.

Il lavoro è servito per razionalizzare ed organizzare il flusso dei dati e delle informazioni partendo dalle prescrizioni di legge come requisiti minimi e struttura di base e guardando a questa come opportunità al miglioramento della gestione aziendale.

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